La scheda di Sergio Assisi, attore di cinema e fiction tra i concorrenti della nuova edizione del varietà Tale e Quale Show 2016
Tale e Quale Show 2016 ritorna in tv con una nuova e scoppiettante edizione. Il primo appuntamento della sesta edizione del varietà è fissato per venerdì 16 settembre in prima serata su Raiuno. Al timone della nuova edizione confermato il presentatore Carlo Conti, mentre resta ancora da capire chi saranno i tre personaggi chiamati a giudicare le performance dei dodici concorrenti in gara. Tra questi uno dei concorrenti è l’attore napoletano Sergio Assisi.
Chi è Sergio Assisi
Sergio Assisi è uno dei concorrenti della nuova edizione di Tale e Quale Show 2016. Classe 1972, Sergio nasce il 13 maggio a Napoli in un ambiente familiare creativo ed artistico. A soli 10 anni, infatti, comincia a scrivere i primi racconti e alcuni anni dopo a fare dei piccoli sketch. Una carriera devota allo studio e all’arte cominciata a soli 16 anni. Nel 1992 entra a far parte dell’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli vincendo una borsa di studio. Le sue capacità interpretative non passano inosservate. Notato da Livio Galassi diventa protagonista dell’opera George Dandin di Moliere. Seguono diversi spettacoli con cui l’attore si cimenta in diversi generi: dalla tragedia greca sino alla commedia.
Cinema e tv
Non solo teatro nella carriera di Sergio Assisi, ma anche cinema e televisione. Nel 1998 debutta sul grande schermo recitando nel film “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller dove interpreta il re Ferdinando IV di Borbone. Un ruolo impegnativo che gli valse una nomination al Globo d’Oro come miglior attore. Nel 2000 è nel cast de “L’uomo della fortuna” e a seguire in “Guardiani delle nuvole”, “Amore e Liberta – Masaniello con cui vince il Premio miglior Attore protagonista durante il Festival del Cinema di Salerno. Contemporaneamente alla carriera cinematografica debutta anche in diverse fiction di successo: da “La squadra”, “Elisa di Rivombrosa”, “Capri”, “Le ragazze dello swing” e recentemente in “Rimbocchiamoci le maniche”.